LABORATORIO DI DISEGNO anno scolastico 2007/2008 - classi seconde e terze
disegno dal vero… per un autunno in bianco e nero
In questo laboratorio, svolto nel primo quadrimestre, si è voluto dare la priorità agli strumenti più semplici come la matita, con le possibilità espressive offerte dalla diversità di durezza delle mine, dalle differenze di impugnatura e pressione, dal controllo dei movimenti, dalla collocazione dei segni… per una formazione di base per il disegno, elemento di partenza per potersi esprimere attraverso la produzione di immagini, e per l’acquisizione di un proprio segno espressivo.
L’esperienza dell’uso, in tal senso, della matita permette poi un più facile approccio ad altri strumenti da disegno, quali carboncino, china e pastelli, seppure con qualche differenza di prestazione.
Per la loro praticità, tali strumenti ben si adattano al disegno dal vero, per il quale si è optato, anche e soprattutto per abituare gli alunni a sostituire la superficialità del semplice guardare con l’attenzione dell’osservare, esercizio sempre utile (e non solo per la realtà visiva) per esplorare l’ambiente circostante e superare il preconcetto e lo stereotipo.
Dopo le prime esercitazioni sul segno espressivo, gli alunni hanno eseguito una prima composizione utilizzando liberamente lettere, numeri, simboli…
parole in libertà
Gli alunni si sono dedicati quindi al disegno dal vero utilizzando matite, carboncino o pennino intinto di china. Avendo rinunciato ad uscire in giardino a causa del clima, hanno disegnato elementi naturali raccolti (foglie, bacche, ricci, rametti…), il paesaggio osservato dalla finestra dell’aula…
alla finestra
… e piante da arredamento presenti dell'atrio della scuola, resi attraverso l’immediatezza dello schizzo o il dettaglio del disegno, a volte completato dal chiaro/scuro.
nell'atrio
Infine, con una natura morta dal vero, gli alunni si sono occupati anche del colore attraverso la sperimentazione di tecniche quali matite colorate acquerellabili, inchiostri colorati e acquerelli.
natura morta
Sette sono gli alunni che hanno frequentato l’Atelier, una piccola classe il cui limitato numero di partecipanti ha permesso alla docente di seguirli quasi individualmente: un alunno boliviano, un’alunna nigeriana, uno ucraino, una cubana e tre alunni provenienti da altre province, di cui ben cinque neo-arrivati da realtà diverse. Una piccola ricca classe interculturale che, al suo interno e in presenza di qualche innegabile problema di comunicazione linguistica, ha saputo relazionarsi anche attraverso il linguaggio visivo del disegno e che ha fatto sentire me (l'insegnante) cittadina del mondo.
ドリサ
Approfondimenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Disegno
http://www.disegnamo.it/articoli/index1.php?id=101
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